GLI OBIETTIVI
Obiettivo principale del progetto CaRe è sviluppare, coordinare a livello regionale e valutare un servizio di CrM sovraordinato e interistituzionale, che funga da sportello di contatto e consulenza per la gestione delle cure e del sistema a beneficio degli anziani non autosufficienti e dei caregiver familiari. I vantaggi si manifestano sotto forma di sgravio per ospedali, ambulatori, servizio pubblico e sostenitori dei costi e portano, con la creazione di un innovativo servizio di CrM, a un cambiamento nell’area del programma a livello regionale verso una gestione e un coordinamento sostenibili della qualità delle cure e dell'efficienza dei costi. Della diffusione dei risultati si occupa una campagna di comunicazione transfrontaliera e la piattaforma web CaRe, che porta all'attenzione di un ampio pubblico le idee e i servizi del programma (curriculum formativo etc). Il valore aggiunto consiste nella creazione di una rete di operatori di cura locali e di una rete territoriale, nell'istituzione di un servizio di CrM e nella sua messa in funzione.
La popolazione della regione transfrontaliera si sta evolvendo e sta invecchiando. Questa situazione ha aumentato la domanda di assistenza domiciliare e ha ridotto il periodo di assistenza sanitaria negli ospedali. Nonostante l’applicazione di un adeguato Care management (gestione dei casi), il costo per l’assistenza alle persone anziane per il sistema rimane elevato a causa di diversi sistemi di amministrazione, di finanziamento ed organizzazione a livello politico e geografico e di insufficiente comunicazione e cooperazione tra istituzioni, settori e operatori sanitari, con un aumento delle spese (valutabile attorno al 5%) difficilmente sostenibile dalla pubblica amministrazione e dal sistema pubblico sanitario.
Secondo diverse definizioni, la cura delle persone anziane può essere implementata attraverso un "approccio di azione basato sul sistema" (definito come "care management"), in cui l'attenzione è rivolta alla creazione di un pacchetto di assistenza sanitaria e processi di cura istituzionalizzati e una rete di servizi ben sviluppata, oppure attraverso un "approccio caso-caso" (definito come "case management"), in cui il pacchetto di assistenza sanitaria viene creato personalizzato in base alla situazione individuale e alle specifiche patologie del paziente. Entrambi gli approcci presentano delle criticità.
Il progetto CaRe intende coprire e identificare possibili soluzioni nella gestione "case & care": la creazione di punti di contatto regionali come centri di consulenza per il sistema e la gestione dei casi per gli anziani bisognosi di assistenza consentirebbe ai partner di identificare e creare linee guida e raccomandazioni transnazionali a favore delle pubbliche istituzioni per l'istituzione del sistema di gestione nelle rispettive regioni, nonché per definire alcune competenze chiave necessarie a livello universitario per la formazione delle future generazioni di infermieri.
In particolare, il progetto intende sviluppare 3 attività principali:
· Modellistica e pilotaggio: un'analisi dello status quo sul sistema di gestione e di welfare degli anziani nelle 3 regioni e l'acquisizione di dati di carattere socio-demografico e di assistenza consentirà lo sviluppo di un modello di best practice, che verrà poi sviluppato e implementato nelle 3 regioni con un'azione pilota di 12 mesi, al fine di comprendere punti di forza, debolezze e possibili implementazioni.
· Valutazione e sostenibilità: sulla base della valutazione dei risultati dell'azione pilota verrà elaborata una relazione al fine di definire alcune linee guida chiave per la possibile applicazione e il trasferimento del modello in altre regioni e per la definizione di aspetti chiave da inserire nei curricula universitari.
· Disseminazione: una campagna di sensibilizzazione in ciascuna regione sosterrà i partner del progetto nella diffusione dei risultati e nell'informare i gruppi target sul progetto e le sue attività.
Durata di progetto: gennaio 2018 – giugno 2020
Il PARTENARIATO
UMIT - UNIVERSITÀ PRIVATA DI SCIENZE DELLA SALUTE, INFORMATICA E TECNOLOGIA MEDICA
www.facebook.com/umituniversity
UMIT - Università privata di Scienze della Salute, Informatica e Tecnologia Medica, ha sede a Hall in Tirol (Austria). È divisa in quattro dipartimenti:
• Informatica biomedica e meccatronica
• Valutazione della salute pubblica, della ricerca sanitaria e delle tecnologie sanitarie
• Scienza infermieristica e gerontologia
• Psicologia e scienze mediche
In particolare, il Dipartimento di Scienze infermieristiche e di gerontologia, fondato nel 2005, si concentra sull'aspetto pratico dell'assistenza infermieristica e sulla prospettiva delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie. Per l’Istituto l’infermieristica, così come l'assistenza sanitaria e la promozione della salute, è una responsabilità sociale che deve essere approfondita e studiata scientificamente e in stretta collaborazione con altre discipline.
Un chiaro orientamento verso la pratica infermieristica e la prospettiva delle persone bisognose di cure e dei loro parenti caratterizzano le attività dell'Istituto.
L'Istituto, formando personale scientificamente qualificato nel settore sanitario e assistenziale, contribuisce inoltre a garantire che la scienza infermieristica sia basata sull'evidenza e la professione infermieristica e "l'infermieristica basata sull'evidenza" diventi il nuovo standard nell'assistenza infermieristica. Fino ad ora, molti compiti infermieristici sono basati esclusivamente sull'esperienza, mentre è essenziale che le conoscenze e gli aggiornamenti che avvengono nella scienza infermieristica non siano solo a fini accademici, ma vengano nel futuro sempre più adottati nella pratica.
GEMNOVA SRL
GemNova è stata fondata nel 2010 dal governo tirolese con lo scopo di supportare le municipalità tirolesi nel far fronte alle sfide della gestione della comunità. GemNova gestisce attualmente progetti per circa 300 milioni di euro all'anno, di cui oltre il 95% del valore aggiunto rimane in Tirolo. Quasi tutte le comunità tirolesi lavorano con GemNova su diversi argomenti. Gemnova crea soluzioni su misura e / o soluzioni innovative creando collegamenti tra le comunità e altri livelli di governo del settore pubblico, offrendo loro diversi tipi di servizi.
IPAB VICENZA
IPAB di Vicenza nasce nel 2003 dalla fusione delle due istituzioni assistenziali pubbliche presenti nella città di Vicenza, “I.P.A.B. Servizi Assistenziali” e “Istituto Salvi”. L’Istituzione offre una variegata gamma di servizi rivolti alle persone non autosufficienti e, in misura minore, anche alle persone autosufficienti, al fine di rispondere in forma personalizzata ai loro bisogni.
Obiettivo di IPAB è quello di promuovere e salvaguardare la dignità della persona in stato di bisogno attuando interventi di carattere sociale, socio – sanitario e culturale a tutela dell'infanzia, della famiglia, della maternità, dell'avviamento al lavoro, dello studio, dell'invalidità, della terza età e delle persone dimesse o dimissibili dagli istituti di prevenzione e pena.
A tal fine promuove, dirige, sostiene e coordina iniziative di servizio nel campo dell'assistenza sociale e socio-sanitaria così come in campo culturale, sia in forma diretta che mediante soggetti convenzionati o controllati, che tramite l’utilizzo del proprio patrimonio.
IPAB di Vicenza promuove e gestisce, direttamente ovvero attraverso soggetti convenzionati, la formazione di base, la qualificazione e riqualificazione, l'aggiornamento e la formazione continua degli operatori impegnati nei servizi afferenti le attività istituzionali.
Ipab oltre ai servizi di residenza e di hospital diurno per gli anziani e i non autosufficienti, offre in convenzione con la locale azienda sanitaria servizi di riabilitazione post intervento e servizi di degenza per pazienti in stato vegetativo. Ipab attraverso la collegata Ipark gestisce 2 residenze e tre centri diurni, mentre gestisce direttamente tre residenze tutte collocate a Vicenza. I posti letto disponibili sono oltre 600.
UNIONE TERRITORIALE INTERCOMUNALE MEDIOFRIULI
UTIMF è stata istituita nel 2016 in conformità a quanto indicato nel Piano di riorganizzazione territoriale stabilito dalla Legge regionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia n. 26/2014. È un’istituzione non governativa e no-profit che attualmente raggruppa 5 comuni localizzati nella parte centrale della regione Friuli Venezia Giulia (comune di Basiliano, comune di Sedegliano, comune di Varmo, comune di Lestizza, comune di Mereto di Tomba, comune di Bertiolo) ed è in previsione l’ingresso in UTI di altre 6 municipalità confinanti. Attualmente abitano nel territorio dell’UTI n. 17.406 abitanti (censimento del 2011), su un territorio di 181,82 chilometri quadrati complessivi.
L’Unione Territoriale è responsabile per lo sviluppo del Medio Friuli e svolge un ruolo fondamentale per il contesto socio-economico e culturale dell’area in quanto ad essa sono rimandate alcune tra le principali funzioni comunali e/o provinciali, come ad esempio la definizione. del Piano e della Strategia di Sviluppo Locale per la programmazione e pianificazione territoriale di livello sovra-comunale, la gestione delle funzioni di polizia locale ed amministrativa, di procedure autorizzative in materia di energia, nonché di edilizia privata e servizi finanziari e contabili. Al fine di un miglioramento della qualità della vita della propria popolazione, UTI collabora attivamente con altre istituzioni pubbliche presenti nel proprio territorio per lo sviluppo di attività coordinate e migliorative dei livelli essenziali di prestazione dei servizi ai cittadini.
AZIENDA PER L’ASSISTENZA SANITARIA N. 3 ALTO FRIULI – COLLINARE – MEDIO FRIULI
https://asufc.sanita.fvg.it/it/
L'azienda per l'assistenza sanitaria è un ente strumentale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia che ha il compito di realizzare le finalità del Servizio Sanitario Regionale per lo sviluppo di attività di promozione della salute e cura della malattia, e la produzione di servizi sanitari appropriati rispetto ai bisogni della comunità. Agisce in stretta intesa e collaborazione con gli Enti e le Istituzioni Locali e tutta l'organizzazione dell'AAS 3 è volta alla tutela della salute quale bene collettivo ed individuale ed all'equità di accesso dei cittadini ai servizi socio sanitari, nel rispetto delle scelte degli stessi. In tal senso l'assistenza viene prestata con continuità, in una costante prospettiva di integrazione fra le diverse professioni e discipline, fra sociale e sanitario, fra Ospedale e Territorio.
L’azienda comprende 4 Distretti, tra cui il Distretto n.4 (denominato "del Codroipese"), che partecipa al progetto con gli 11 comuni di: Basiliano, Bertiolo, Camino al Tagliamento, Castions di Strada, Codroipo, Lestizza, Mereto di Tomba, Mortegliano, Sedegliano, Talmassons, Varmo. L’azienda copre una superficie totale di 68 comuni, in un territorio di 3.104 Kmq, pari a circa 2/5 della superficie dell’intera regione Friuli Venezia Giulia.